FENOMENOLOGIA DEI REGOLAMENTI
Claudio Braccesi
Dopo anni di carriera universitaria, in un momento di stanca del lavoro, potevo dedicarmi efficacemente a stimolare il mio intelletto nel comprendere le regole della VQR. In fondo sarebbe stata una ghiotta occasione per colmare qualche mia lacuna nell’ambito della statistica, disciplina che, al pari della chimica, ha rappresentato per me sempre un qualcosa di misterioso ed a volte magico, al contrario della matematica e della fisica che invece mi hanno fornito un confortante appiglio deterministico, rassicurante per interpretare il mondo. Ma, devo dire la verità, una sorta di indolenza suggerita dalla non condivisione di fondo della VQR, mi ha portato a desistere ed a delegare vigliaccamente il mio Direttore ad operare al mio posto la scelta dei prodotti, minacciandolo anche di farlo bene, altrimenti mi sarei pure arrabbiato. D’altra parte, nel momento di stanca del lavoro, bisogna pur passare il tempo e, non essendo ancora entrato nell’ottica di dedicarmi al bricolage o al collezionismo, ho passato qualche giornata a navigare su internet. Cosa faremmo se non ci fosse internet. Grande mistero dell’umanità questa tecnologia che consente a chiunque di passare ore ed ore del suo tempo gratuitamente, mentre chi ti fornisce il servizio fa miliardi a palate. Qualche ricercatore di filosofia ed anche di economia potrebbe risolvere l’arcano di come sia possibile far soldi con l’attività di perditempo di un frustrato professore universitario. Spero che la cosa non sia spiegabile con la fisica, altrimenti cadrebbe anche il rassicurante mito deterministico di causa-effetto che ancora è vivo in me, come dicevo pocanzi (versione aulica e rara di poc’anzi secondo Treccani, ma da me preferita). Quindi veniamo al prodotto delle mie navigazioni. Essendo un tipo un po’ scontato, di scarsa fantasia, non sono stato capace di rivolgere le mie navigazioni al di fuori del mondo universitario. Quanto ci trovi di affascinante in questo è una bella domanda che rivolgerei al mio psicologo, qualora avessi fiducia nella psicologia. E quindi, con la caparbietà di chi vuol per forza farsi del male, ho incentrato le mie avventure alla scoperta dei regolamenti (di varia natura) delle varie università italiane. Naturalmente, la mia mente analitica, mi ha costretto a catalogare con precisione tutto quello che ho trovato, ma è comunque interessante narrarlo discorsivamente, lasciando a chi legge di intravedere, sottintesi nel discorso, i riferimenti precisi a norme e leggi.